Mercato Estero

Martedì 11 Giugno 2024

Mercato olio d’oliva UE, 1° semestre 2023/24: la domanda c’è ma manca prodotto

I segnali non sono positivi, l’export UE subisce un calo del 12,8%, mentre l’import cresce notevolmente (28,8%). In Europa la domanda c’è ma non riusciamo a soddisfarla.

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

L'ultima pubblicazione del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) offre una panoramica dettagliata sul mercato globale dell'olio di oliva nel primo semestre della campagna 2023/24 (da ottobre 2023 a marzo 2024). I dati evidenziano significative variazioni nelle dinamiche commerciali e nei prezzi, con implicazioni importanti per i principali attori del settore.

Nel periodo compreso tra ottobre 2023 e marzo 2024, l’export globale di olio di oliva ha subito notevoli flessioni. In particolare, la Cina ha registrato una drastica diminuzione del 61%, importando solo 1.164 tonnellate rispetto alle 1.548 tonnellate dello stesso periodo della campagna precedente. Anche l'Australia ha visto un calo significativo del 44%, con 1.539 tonnellate importate rispetto alle 2.701 della campagna precedente. Brasile e Giappone hanno riportato entrambe una riduzione del 32%, con volumi rispettivamente di 7.996 e 3.191 tonnellate, contro le 10.174 e 4.023 tonnellate del 2022/23.

Per quanto riguarda l'Unione Europea, le importazioni all'interno dei Paesi membri sono diminuite del 20% fino a febbraio, mentre l’import da Paesi extracomunitari è aumentato del 36% fino a marzo rispetto allo stesso periodo della campagna precedente.

Sul fronte dei prezzi, il COI ha segnalato un significativo incremento per l'olio di oliva vergine extra. In Italia nella settimana dal 13 al 19 maggio 2024, il prezzo ha raggiunto i 9,65 €/kg, segnando un incremento del 52,4% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente.

In Spagna il prezzo al produttore è salito a 7,85 €/kg, un aumento del 32,7% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. 
In Grecia, il prezzo è salito a 7,2 €/kg (+28,6%), mentre in Tunisia, durante la prima settimana di maggio 2024, l'olio di oliva vergine extra ha registrato un prezzo di 6,38 €/kg.

Nel marzo della campagna 2023/24, le esportazioni extracomunitarie di olio di oliva hanno avuto un valore unitario di 980 euro per 100 kg (+63,4% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente, +3,1% rispetto al mese precedente). L'UE ha importato circa 22.000 tonnellate di olio di oliva a marzo (+66,6% rispetto alla campagna precedente, -0,7% rispetto al mese precedente), la Tunisia si conferma come principale fornitore della UE, dal Paese nordafricano sono state importate oltre 15.000 tonnellate.

L’export UE verso Paesi terzi nei primi sei mesi della campagna 2023/24 ammonta a 292.882 tonnellate, una diminuzione del 12,8% rispetto alla stagione precedente. Gli Stati Uniti rimangono il principale mercato di destinazione con 115.306 tonnellate (-2,1%), seguiti da Brasile (36.734 tonnellate, -14%) e Regno Unito (28.838 tonnellate, -1,7%). Altri mercati importanti includono Giappone (15.122 tonnellate, -34%), Canada (10.946 tonnellate, -7,8%), Australia (9.107 tonnellate, -22,8%) e Cina (5.290 tonnellate, -59,8%).

Per quanto riguarda l’import, l'UE ha importato 102.573 tonnellate da Paesi terzi tra ottobre 2023 e marzo 2024, con un incremento del 28,8% rispetto allo stesso periodo della stagione precedente. La Tunisia ha fornito 59.633 tonnellate (-0,5%), seguita da Turchia (13.283 tonnellate, +35,1%), Argentina (7.143 tonnellate, +292,5%), Siria (6.960 tonnellate, +150,9%), Egitto (4.588 tonnellate, rispetto a 414 tonnellate dello stesso periodo dell'anno precedente), Marocco (3.386 tonnellate, +82%) e Perù (1.012 tonnellate, +0,6%).

I dati del COI delineano un quadro complesso per il mercato dell'olio di oliva nel semestre che va da ottobre 2023 a marzo 2024, caratterizzato da significative variazioni nei flussi commerciali e nei prezzi, a causa delle complesse dinamiche economiche e geopolitiche in atto.

L’export globale di olio di oliva ha subito significative flessioni in mercati chiave come Cina, Australia, Brasile e Giappone, anche l’export UE è in calo mentre le importazioni UE da Paesi extracomunitari sono cresciute notevolmente

Sul fronte dei prezzi, si è registrato un notevole incremento per l’olio extravergine d’oliva in Italia, Spagna, Grecia e Tunisia. Questo aumento è in parte dovuto a un contesto di maggiore domanda rispetto all'offerta disponibile.

Le dinamiche di mercato riflettono sfide significative in termini di commercio e prezzi, con impatti variabili a seconda dei mercati regionali. La comprensione di queste tendenze è essenziale per gli operatori del settore, che devono adattare le loro strategie per navigare in un contesto di mercato in continua evoluzione.