Mercato Estero

Mercoledì 18 Ottobre 2023

“Italian Sounding”: il 75% dei consumatori internazionali ricerca l’autentico olio EVO italiano

Esiste una reale opportunità per l'Italia di trasformare l'Italian Sounding in export "Made in Italy" autentico.

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

La filiera agroalimentare italiana è uno dei pilastri della competitività del "Made in Italy" nel mondo. Grazie alle sue eccellenze enogastronomiche (tra cui l’olio extravergine d’oliva), alla qualità delle produzioni e alla tradizione storica radicata nei territori, l'apprezzamento estero per la produzione italiana è in continua crescita. 

Tuttavia, un fenomeno minaccia la competitività delle esportazioni italiane: l'Italian Sounding. Questo termine si riferisce all'utilizzo di denominazioni, riferimenti geografici, immagini, combinazioni cromatiche e marchi che richiamano l'Italia su prodotti agroalimentari che in realtà non hanno nulla a che fare con la tradizione enogastronomica italiana. 

Il fenomeno “Italian Sounding”

Questo fenomeno, sebbene possa sembrare innocuo, può avere un impatto significativo sulla competitività dei prodotti italiani sui mercati internazionali.

L'indagine condotta da ISMEA nel suo rapporto 2023 ha rivelato che il fenomeno dell'Italian Sounding vale 11,7 miliardi di euro, purtroppo alcuni consumatori a livello internazionale preferiscono il falso "Made in Italy" al prodotto autentico, a causa di una percezione errata o di un prezzo più conveniente.

Il report è il risultato di un sondaggio indirizzato a oltre 250 retailer internazionali distribuiti nei dieci Paesi del mondo dove il fenomeno è più marcato: Giappone, Germania, Brasile, USA, UK, Cina, Canada, Australia, Paesi Bassi, Francia. Sono stati analizzati undici prodotti tipici del Made in Italy, tra cui olio extravergine di oliva, parmigiano e grana, gorgonzola, salame, pasta di grano duro, pizza, aceto, ragù, pesto e altri condimenti e prosecco.

Olio extravergine di oliva - preferenza per la qualità 

Uno dei dati interessanti che emergono dal rapporto è che quando si tratta di prodotti come l'olio extra vergine di oliva, i consumatori internazionali prediligono la qualità al risparmio

Lo testimonia il dato secondo cui nei dieci mercati presi in considerazione il 75,1% dei consumatori dichiara di ricercare il vero olio extravergine d’oliva italiano piuttosto che un prodotto non autentico ad un prezzo più conveniente. In questa classifica l’olio EVO risulta il primo tra gli 11 prodotti italiani presi in considerazione.

Questo significa che esiste una reale opportunità per l'Italia di trasformare l'Italian Sounding in export "Made in Italy" autentico, puntando sulla comunicazione, sull’educazione e sulla qualità dei prodotti.

La continua crescita delle esportazioni italiane negli ultimi anni testimonia l'attrattiva costante dei prodotti italiani nei confronti degli altri Paesi. Dal 2010 a oggi, si è registrato un aumento del 118,3% delle esportazioni, dimostrando quanto i prodotti italiani siano costantemente apprezzati globalmente.

I Paesi orientati all'acquisto del "vero" Made in Italy

L'indagine ISMEA ha identificato alcuni paesi più orientati all'acquisto del "vero" Made in Italy rispetto ad altri. La Cina, il Giappone e il Canada sono i Paesi in cui la quota di consumatori che ricercano il vero prodotto italiano rispetto a coloro che basano gli acquisti sul prezzo è più alta, rispettivamente il 78,5% in Cina, il 72,4% in Giappone ed il 72,1% in Canada. Questo indica un potenziale di crescita per le esportazioni italiane in questi mercati.

Dal report emerge che più di sette consumatori su dieci ricercano il vero olio extravergine italiano, prediligendo il prodotto di qualità, le sue caratteristiche, rispetto al prezzo inferiore.

Opportunità e sfide

Il rapporto conclude con otto proposte per affrontare il fenomeno dell'Italian Sounding. Tra queste proposte, vi è l'aumento della consapevolezza attraverso la comunicazione del marchio "Made in Italy" e l'educazione dei consumatori internazionali. È fondamentale che i consumatori siano informati in modo accurato sulla provenienza e sulla qualità dei prodotti italiani.

Inoltre, si sottolinea il ruolo chiave della grande distribuzione organizzata (GDO) nel processo di valorizzazione delle produzioni tradizionali italiane. Si auspica che le catene della GDO italiane possano iniziare un percorso di internazionalizzazione per promuovere i prodotti autentici italiani.

La consapevolezza, l'educazione dei consumatori e l'azione coordinata saranno fondamentali per preservare e promuovere l'autenticità dei prodotti italiani. L'Italia ha l'opportunità di dimostrare che la qualità supera sempre la contraffazione e che il vero "Made in Italy" si imporrà sempre più come un marchio di eccellenza nel mondo.