Nel 1926 Vito Galantino acquista un mulino ottocentesco a Bisceglie, cittadina pugliese affacciata sul Mare Adriatico, e lo trasforma in frantoio oleario. Qui nasce il
Frantoio Galantino, un’azienda che
si occupa dell’intera filiera dell’olio extravergine d’oliva partendo dagli oliveti e arrivando al confezionamento.
Il Frantoio Galantino produce un olio di alta qualità che nel corso degli anni ha vinto svariati premi tra cui: il primo premio Ercole Olivario, il riconoscimento come miglior packaging da Tuttofood, il Premio Biol Extragold e il premio Industria
Felix.
Grazie alla sua posizione strategica nell’Adriatico, il frantoio è riuscito a rendere l’oleoturismo un’attività centrale per l’azienda e per questo motivo abbiamo deciso di comprendere meglio quali sono le esperienze che il Frantoio Galantino offre
intervistando il responsabile marketing Massimo Cassanelli.
Che esperienze offre la sua azienda? Quali sono i vostri elementi peculiari che vi rendono attrattivi?
La nostra azienda offre la visita guidata all’interno del frantoio con la possibilità di osservare tutte le fasi di produzione del nostro impianto all’avanguardia. Abbiamo sia un impianto che lavora in assenza di ossigeno sia una macina in granito dove
produciamo anche oli agrumati e alle erbe aromatiche. Infine facciamo fare una degustazione guidata di vari tipi di olio accompagnati da sottoli e taralli di nostra produzione. Volendo facciamo assaggiare anche olive autoctone e un buon vino
pugliese.
Su prenotazione il nostro ristorante offre per grandi gruppi di persone un menu speciale di varie portate dove ogni piatto è abbinato ad un olio diverso, in questo modo l’esperienza della degustazione continua anche a tavola.
Per i periodi dove non avviene la produzione, come quello estivo, mettiamo a disposizione la nostra sala meeting ipogea dove mostriamo ai nostri visitatori un video di 5 minuti che illustra la raccolta e lavorazione delle olive.
I nostri punto di forza sono la gestione della filiera completa ed una qualità estrema, la stessa che ci ha fatto vincere svariati concorsi internazionali. Ciò che ci distingue è il fatto che riusciamo ad abbinare l’altissima qualità a quantitativi importanti,
un fattore che non è comune a tutti i vincitori di premi.
Inoltre, grazie alla nostra logistica organizzata per l’export riusciamo a fornire un ottimo servizio di spedizione ai clienti che la richiedono, oltre a dei packaging adatti al trasporto in valigia.
Qual è il profilo tipo dell’oleoturista che ricerca l’esperienza in frantoio?
E’ molto vario. I nostri visitatori sono tedeschi, francesi e americani, ma anche molti italiani. Generalmente a spostarsi in gruppo sono gli anziani, mentre i più giovani si muovono individualmente. Ciò che comunque accomuna tutti è la passione per il
buon cibo e la cultura italiana.
In quali modi è possibile prenotare l’esperienza presso la vostra azienda?
Telefonicamente o via mail. Collaboriamo poi con molti tour operator sia italiani che esteri che inseriscono la visita della nostra azienda all’interno di vari pacchetti, tra cui anche in quelli di crociere.
Dopo l’esperienza i visitatori acquistano olio? Qual è la spesa media?
Si, acquistano olio ma il quantitativo è molto variabile. Generalmente i turisti comprano qui in sede e quando finiscono il prodotto lo ordinano nuovamente dall’e-commerce. Altri preferiscono farsi spedire l’olio a casa fin da subito.
Sappiamo che per molti turisti è un problema viaggiare con delle bottiglie in valigia, per questo motivo già diversi anni fa abbiamo deciso di creare dei packaging che andassero incontro ai viaggiatori: lattine infrangibili da 250ml per il bagaglio in stiva e bottigliette da 20, 50 o 100ml per il bagaglio a mano.
Secondo la sua opinione, in quali ambiti è necessario investire per implementare l’oleoturismo?
Sicuramente la chiave per far crescere l’oleoturismo è la comunicazione. Molti turisti non conoscono le opportunità che i frantoi offrono, non sanno che oltre ai vari monumenti, anche il mondo dell’olio offre bellissime esperienze. Perciò credo
che vada fatto un investimento prevalentemente nel web, ma anche nei vari punti informativi sparsi sul territorio.