Esperienze Aziendali

Lunedì 19 Dicembre 2022

Testimonianze dalla Calabria: conseguenze crisi climatica e rincaro energetico

Salvatore Rota, titolare dell'azienda La Valle ci ha parlato di difficoltà nel reperire i materiali e diminuzione della produzione. Ma il prodotto finale è ottimo.

di Isabella Lanro

Scheda tecnica

A San Mauro Marchesato, in provincia di Crotone (Calabria), in un terreno di origine calcareo argilloso e sabbioso, su una superficie totale di 150 ettari, si estende l’azienda agricola La Valle di Salvatore Rota.

Localizzata in un terreno particolarmente vocato per la coltivazione dell’ulivo, a metà strada tra il Parco Nazionale della Sila e le coste dello Ionio, l’azienda nasce nel 1927 quando Carlo Rota, insieme al fratello Salvatore – la prima generazione di olivicoltori – decisero di macinare in autonomia le proprie olive.

Da allora è passato quasi un secolo e le tradizioni sono state tramandate di generazione in generazione e sono vive ancora oggi.

Abbiamo intervistato Salvatore Rota - titolare dell'azienda - per scoprire come quest’azienda quasi centenaria sta affrontando l’attuale emergenza climatica e la crisi energetica.

In che misura gli effetti nefasti delle alte temperature e della siccità hanno impattato sulla produzione della vostra azienda?

L’inizio della nuova annata è stata molto promettente, una fioritura meravigliosa e abbondante. I problemi sono iniziati nella prima settimana di Maggio in cui si sono registrare delle temperature molto elevate, come se fossimo già a fine Giugno. Abbiamo quindi immediatamente iniziato con trattamenti (consentiti in Agricoltura Biologica) al fine di tutelare la salute della pianta e cercare di abbassare la temperatura fogliare ma, l’aumento della temperatura ha comunque comportato un aborto elevato dei fiori e, anche i piccoli frutti che avevano iniziato a formarsi, hanno subito lo stress dell’elevata temperatura. L’impatto, quindi, è stato importante.

Secondo Lei le conseguenze negative dei mesi estivi potrebbero in parte essere compensate dalle condizioni meno sfavorevoli dei mesi autunnali?

Le condizioni meteorologiche favorevoli dei mesi autunnali hanno permesso che la situazione già critica non peggiorasse, anche perché i danni importanti sono stati fatti “a monte” della campagna 2022/2023. La quantità di prodotto rimanente ha goduto di ottima integrità, il che significa una migliore qualità del prodotto finale.

Secondo le prime stime, in Italia si prevede una produzione di quasi un 20% in meno rispetto alla stagione precedente. Lei si ritrova in questi numeri?

Si, un 20/30% di produzione in meno rispetto alla stagione precedente, mi sembra un dato molto veritiero e la mia azienda si rivede in queste percentuali di perdita di produzione. 

Oltre all’emergenza climatica, ci troviamo di fronte all'aumento dei costi energetici e all'incremento di carta e vetro, essenziali per gli imballaggi. Come state affrontando questa situazione in azienda?

Questo è un problema importantissimo, da qualche mese infatti, non solo ci sono stati aumenti di prezzo vertiginosi di materiali essenziali ed energia, ma, molti materiali sono più difficili da reperire. Penso soprattutto al vetro, nel nostro caso si parla di bottiglie in vetro scuro. Ci siamo trovati un paio di volte durante questi mesi, nella spiacevole situazione di dover sostituire una particolare linea di bottiglia con un altra, in quanto la prima non era al momento disponibile e/o i tempi di attesa per ricevere il prodotto erano molto lunghi. La stessa cosa vale per i vari formati di una linea di prodotto, capita spesso sia disponibile solo in un formato (ad es. solo 500 ml, e non negli altri formati come 100 ml, 250 ml).  Sicuramente è una situazione molto complicata, non solo per noi del settore olivicolo, ma in ogni ambito lavorativo.

Secondo Lei gli aumenti dei prezzi dell'energia, della logistica e delle materie prime ricadranno sulle spalle dei consumatori o ci sono strumenti per evitare questa prospettiva?

Gli aumenti dei prezzi nei vari ambiti, stanno già ricadendo sui consumatori finali. Noi, come piccola realtà cercheremo sempre di tutelare il nostro cliente in tutti i modi, partendo dalla qualità dei nostri prodotti e, soprattutto, producendo sempre nel pieno rispetto della natura. Molto spesso non siamo ripagati nell’immediato da questa nostra filosofia di lavoro, in quanto la produzione in agricoltura biologica, è comunque minore, anche in annate favorevoli, rispetto alle procedure di agricoltura convenzionale, ma, il rispetto della natura è un punto fondamentale al fine di evitare delle situazioni meteorologiche spiacevoli, come quelle che hanno caratterizzato la campagna 2022/2023.