Economia

Mercoledì 10 Maggio 2023

Prezzo olio d’oliva, Italia: i rincari non accennano a placarsi

Il prezzo medio all'origine dell'olio Evo è aumentato del 43,9% a marzo 2023 rispetto allo stesso mese del 2022. Numeri impressionanti.

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

Non è certamente una novità, l’Italia non copre il proprio fabbisogno nazionale di olio d’oliva, tant'è vero che durante l’ultimo anno ha importato da diversi Paesi del Mediterraneo, tra cui Grecia, Tunisia, Turchia, Portogallo e Spagna.

Non si tratta di grandi partite, le operazioni si mantengono su un orizzonte di breve durata per non correre rischi inutili. Al momento nessuno vuole giacenze a lungo termine in un ambiente dominato da incertezze ed inflazione elevata.

Resta il fatto che il mercato dell’olio d’oliva italiano ed i consumatori stanno subendo gli effetti negativi dello scarso raccolto sia in Italia che in Spagna, causato delle condizioni climatiche negative

Gli effetti della riduzione della produzione di olio d'oliva spagnolo sono tra le cause dell'aumento dei prezzi in Italia, ma non dimentichiamoci delle dinamiche inflazionistiche che hanno interessato il nostro Paese e molti altri mercati nel 2022.

Inoltre dobbiamo tener conto dell’esponenziale crescita del prezzo del gasolio, dell’energia elettrica, delle materie prime legate al confezionamento: vetro, banda stagnata, cartone, plastica.

Secondo i dati pubblicati dall'Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), il prezzo medio all'origine dell'olio di oliva extravergine è aumentato del 43,9% a marzo 2023 rispetto allo stesso mese del 2022, raggiungendo 6,07 €/Kg con un leggero calo dello 0,6% rispetto a febbraio 2023 (6,11€/Kg).

In realtà l’incremento ha preso piede già tra settembre e ottobre 2022, quando il prezzo medio all'origine dell’olio Evo è passato da 4,75€/Kg a 5,32€/Kg per raggiungere il picco massimo di 6,11€/Kg a febbraio 2023.

Per quanto riguarda l’olio vergine di oliva, l’incremento rispetto a marzo 2022 è stato addirittura maggiore (64,7%) ed ha raggiunto i 5,01 €/Kg.

Numeri impressionanti che si riflettono naturalmente sugli scaffali e nelle scelte dei consumatori italiani.